I processi industriali producono scorie. Che si tratti di scarti di lavorazione o residui legati ai processi produttivi, ogni settore emette la propria quantità di materiale in eccesso che dev’essere necessariamente smaltita.
Nel settore della carpenteria leggera, i principali materiali da smaltire sono quelli metallici. Lo sanno bene le aziende esperte nel settore, come Carpenteria Medicea, una realtà affermata nel panorama della carpenteria toscana. Si tratta di produttori che sostengono delle politiche aziendali attente e responsabili, favorendo il processo di riciclaggio e raccogliendo prontamente gli scarti di lavorazione dopo attenti processi di selezione.
I benefici sono molteplici, sia dal punto di vista ecologico che economico.
Di seguito vedremo più da vicino come avviene lo smaltimento dei materiali metallici.
Lo smaltimento dei metalli: le fasi del processo
I metalli sono l’elemento essenziale in settori come quello della carpenteria, e costituiscono una risorsa essenziale anche per altri settori industriali, come quello metallurgico e siderurgico. Sono alla base, ad esempio, dell’intera gamma di prodotti di Carpenteria Medicea, che fornisce prodotti per aziende di pelletteria, come portaborse, vassoi e carrelli a più ripiani, ma anche prodotti d’arredamento industriali, come scaffalature, armadi, cassettiere e molto altro.
Ovviamente non produrre scarti di lavorazione è impossibile. Tutti questi materiali d’esubero possono essere tranquillamente riciclati, poichè i metalli mantengono le rispettive proprietà chimico-fisiche anche una volta sottoposti al processo di smaltimento. Ma andiamo con ordine.
Il primo passaggio è quello della raccolta. Una fase iniziale eseguita correttamente e con criterio è decisiva per la riuscita dell’intero processo. Di conseguenza bisogna curarsi attentamente che rifiuti e scarti vengano deposti con cura in appositi contenitori, di cui aziende, industrie e laboratori artigianali devono essere muniti. In alternativa ci si può appoggiare alle piattaforme ecologiche.
A questo punto tutto il materiale raccolto viene portato in grossi centri adibiti allo smaltimento.
La seconda fase consiste nella selezione dei metalli, che deve essere svolta minuziosamente. Attraverso questo lavoro di cernita verranno smistati unicamente quei materiali ritenuti idonei alle procedure di riciclaggio. I materiali accuratamente selezionati vengono preparati per il passaggio successivo: la compressione. Entrano in gioco le presse e altri macchinari che provvedono a fare in modo che i metalli vengano ridotti di volume. In questo modo si provvede ad agevolare lo stoccaggio del materiale, in attesa delle fasi successive della procedura di riciclo.
Dopo la compressione si da avvio la triturazione. Ogni blocco viene frantumato ripetutamente, fino ad essere ridotto in frammenti di dimensioni molto ridotte. Questi piccoli pezzi assumono la forma di strisce sottili. Si tratta di una conformazione funzionale in vista della successiva fase di fusione che, così facendo, richiederà minor tempo e, di conseguenza, un minor dispendio energetico.
Arriva, quindi, il momento di fondere i frammenti. Questi vengono buttati nelle fornaci, dove si sciolgono grazie alle elevatissime temperature. Ogni materiale dev’essere fuso nella fornace apposita, studiata in modo che presenti caratteristiche tali da assicurare il mantenimento delle proprietà dello specifico metallo.
È indubbiamente un procedimento che richiede elevati quantitativi energetici. Tuttavia è importante sottolineare come i tassi di consumo per la fusione, e il conseguente riutilizzo del metallo, siano di gran lunga inferiori rispetto ai quantitativi necessari per la produzione da zero.
Una volta fusi, i materiali metallici recuperati vengono sottoposti ad un attento lavoro di purificazione. Questo processo serve a separare i metalli da eventuali impurità, riscontrabili molto più frequentemente di quanto si possa pensare. Le più comuni tecniche utilizzate per questo passaggio sono l’elettrolisi oppure lo sfruttamento dell’azione di particolari campi magnetici.
Il materiale fuso si presenta, ovviamente, ancora in uno stato liquido. Certificatane la purezza, si procede alla solidificazione: a questo scopo vengono predisposte delle speciali celle di raffreddamento. Solo in questo modo può avvenire il passaggio allo stato solido. Tuttavia bisogna iniziare a preparare i metalli in funzione dei pezzi che diventeranno e a seconda dei loro futuri utilizzi. È proprio per questo che si andranno ad aggiungere delle sostanze chimiche agli stampi, così da ottenere le densità desiderate.
La fase finale è quella del trasporto. Forma e funzione sono determinanti, quindi è possibile stabilire la destinazione dei pezzi riciclati. Così, dopo essere stati imballati con cura, ecco che i nuovi metalli sono pronti per il trasporto, in attesa di scoprire il nuovo utilizzo che le aziende, verso cui sono diretti, hanno in serbo per loro.
I vantaggi dello smaltimento dei materiali metallici
Donare una seconda vita ai metalli è importante. Lo stesso discorso vale per tutti gli scarti di produzione riutilizzabili. La direzione da intraprendere dev’essere verde, così come le politiche aziendali da seguire. Come abbiamo visto il processo di riciclo è molto meno dispendioso di una produzione da zero: il consumo energetico resta ingente ma nemmeno lontanamente paragonabile. Le risorse che il nostro pianeta mette a disposizione non sono illimitate, tutt’altro. Per questo la diffusione sempre più capillare del riciclo, attuato su vari livelli, è una mossa preventiva fondamentale. Si tratta di una scelta sia ecologica che economica, visto che anche i costi di riutilizzo sono sicuramente inferiori a quelli della produzione da zero.
Il processo di smaltimento permette, inoltre, di ridurre le emissioni di ossido e carbonio, agenti altamente inquinanti, che hanno un elevatissimo tasso di dispersione aerea. Le aziende devono iniziare a sensibilizzarsi anche sotto questi aspetti, cercando di fare tutto il possibile per preservare la qualità dell’aria che respiriamo.
Un maggior sfruttamento di metalli “rinati” attraverso un corretto processo di smaltimento si traduce, inoltre, in una minor dipendenza dall’estrazione di queste materie prime. Come già detto, la disponibilità di risorse non è illimitata. L’estrazione dei metalli comporta una sanguinosa lotta tra aziende e una significativa perdita in termini di tempo e denaro, senza contare la deturpazione a cui i siti di estrazione vengono sottoposti.
Risparmio, quindi, è il concetto chiave. Il lato economico è quello a cui le aziende rivolgono le principali attenzioni. I vantaggi sono evidenti sin dai costi di produzione, notevolmente ridotti. Le industrie che si servono dei metalli riciclati possono fornire dei beni materiali a costi contenuti, poiché contenuto è il costo del metallo impiegato.
Ciò che possiamo sostenere con certezza è che il corretto smaltimento dei materiali metallici comporta un enorme giovamento, non solo per l’industria, ma per il mondo intero. Ciò che ci possiamo augurare sono un’attenzione e un impegno sempre maggiori nel perseguire la via verde che ci conduca verso un futuro più responsabile.